IL GIORNO DEL PIPISTRELLO

Tanti anni fa, diciamo pure tantissimi, fui invitato a tenere una “lezione” sugli animali del biellese in una scuola media. Avevo preparato, per l’occasione le cento diapositive più belle.
La regola, che la professoressa aveva impartito ai giovani studenti, era quella di fare solo due domande per ogni argomento.  Tuttavia uno studente, quello dell’ultima fila, nel momento che presentai i pipistrelli, mi tempestò di domande. Strano, perché aveva “infranto” la regola. Alla fine, il “pipistrello”, così lo avevo battezzato nella mia mente, accompagnato  da una giovane professoressa, venne da me, dicendomi: «Molto, molto interessante, grazie». Io, che l’avevo preso un poco in antipatia, gli dissi: «Ti sono piaciute anche  le mie diapositive ?». Mentre se ne andava lentamente mi rispose: «Quelle immagini non mi interessano». Lo stavo decisamente odiando, ma la professoressa poi mi confidò che quello studente era un “non vedente”. Non mi aveva avvisato poiché voleva che tutto si svolgesse in modo spontaneo.
Non dimenticherò mai quel giorno, il “giorno del pipistrello”.